MALESSERE

Di Ottaviano Blitch


Uno spaccato cinico che fuoriesce dal quel tipo di buonismo

tutto italiano quasi sempre caratterizzato da uno stile edulcorato e perbenista.

Il mondo inarrestabile di internet supera ancora una volta i palinsesti imposti da tv e radio,

bypassandone così la fin troppo pilotata barriera d’accesso,

facendo collimare in modo davvero innovativo il mondo del cinema, del teatro,

della radio e della carta stampata in un unico universo,

con un unico personaggio sempre all’altezza di tale sfida.

 

"Malessere", piccole massime in onda in pillole settimanali sulla pagina web de "La Stampa" .


BARBIE GIRL - EPISODIO N. 1

Sprezzante, provocatorio, originale e sintetico, è l’esatto contrario di un’epoca di bestemmiatori. Un'altra cruda fotografia scattata ed immortalata dall’occhio attento di Ottaviano Blitch, il quale ci regalerà un altro dei suoi paradossali spaccati. A voi come sempre qualcosa di tragicamente comico attraverso questa esilarante pillola di cianuro.



VENDONSI FELICITA' - EPISODIO N. 2

Il tema di questa settimana intrapreso da Ottaviano Blitch porta un titolo che poco piacerà a coloro che praticano la meditazione, mettendo in risalto le ipocrisie della cultura occidentale, confrontandola con le diverse contraddizioni sull'approccio di essa a quella orientale. Una vita frenetica, la nostra, che ci divora in ogni istante: ai semafori, in coda in automobile, o persino in vacanza, insomma uno stile di vita che per nulla si allinea con la calma interiore o l'autoconsapevolezza.



ITALIANS - EPISODIO N. 3

“Quanto sareste disposti a spendere per un pezzo di felicità momentanea?” Chi meglio di Ottaviano Blitch, dopo avere interpretato il ruolo dello scomodo pilota inglese di Ferrari in una assolata Dubai nel film di Giovanni Veronesi: “ITALIANS”, poteva immortalare una fotografia tanto nitida di una realtà che rispecchia la stragrande maggioranza della gente? L’intento è quello di sottolineare lo status symbol, effimero e superficiale, che attanaglia la mentalità italiana nei confronti di uno stile di vita sempre più rivolto alla proiezione della parola: “felicità”



 ORA PRO NOBIS - EPISODIO N.4

Una fotografia raffigurante centinaia di statuette di Gesù bambino ed accatastate come un cumulo di giocattoli vecchi; un cinismo che consacra Ottaviano Blitch come uno degli indiscussi capostipiti della dissacrazione mediatica. Argomento scomodo quello del Natale e dei suoi oramai “non valori”, che porta allo scoperto il “malessere”, appunto, che cova dietro a questa patina di perbenismo sotto le festività.



LO ZOO DI PLASTICA - EPISODIO N.5

Il mondo più redditizio del 21° secolo: fitness e palestra. Lavoratori che trovano il tempo per investire interi stipendi nell’apparente bellezza esteriore, preferendo, all’obiettivo primario, ovvero la cura di se stessi e la salute, il valore che porta invece  la firma di famose griffe sportive. Dal tagliente cinismo di Blitch si evince che forse in fondo nessuno di noi vuole veramente farsi del bene con della sana alimentazione e ginnastica, ma soltanto rimanere vittime passive di un mondo che ci vuole per forza schiavi, legati a un modello di perfezione a tutti i costi.



BENEDETTA IGNORANZA - EPISODIO N.6

La ghiotta illusione del benessere ci impone di misurare la fortuna più per ciò che si “ha”, e non di certo per ciò che si “è”. Più si ambisce all’illusione della felicità, intesa come collezione di tesori materiali, più si tralascia la cura reale del proprio se. Paradossale ma vero; dignitosi operai dal sorriso smagliante e l’aspetto curato contro facoltosi imprenditori dallo sgradevole sorriso i quali ostentano ricchezze e benessere. Se conoscete qualcuno che si crede in possesso della formula per sentirsi veramente ricco, controllate prima se è passato dal dentista: un bel sorriso vale più di una fuoriserie!



 I PEGGIO PROFESSORI - EPISODIO N.7

Ottaviano Blitch pone in primo piano le assurde ipocrisie e le contraddizioni che affiorano dalle paternali di convinti moralizzatori. Predicatori che si scagliano ferocemente contro gli sperperi, ma poi si rivelano i primi a contribuire nella distruzione del pianeta con i loro vizi, evidentemente troppo scomodi per servire loro come strumento di autocritica. Bisognerebbe soltanto convivere umilmente coi propri difetti, senza per questo mettersi a dare indicazioni al prossimo, specialmente se coloro che ti invitano a farlo sono proprio loro: “i peggio professori”.



 UNA PALLA DI PELLE DI POLLO - EPISODIO N.8

Capita sovente sentirsi scandalizzati e infastiditi nel guardare qualcuno indossare una morbida pelliccia, e capita altrettanto sovente non rendersi conto che mentre lo si fa, si è al ristorante o indisturbati davanti la tv a gustarsi la carne alla brace di un altro animale, il quale però, col nostro benestare, risulta ipocritamente rientrare nella schiera delle cosiddette: “creature da uccidere”. La stragrande maggioranza delle persone, specialmente in occidente, trova più conveniente schierarsi dalla parte degli inorriditi animalisti, che rendersi conto di appartenere invece a quella di complici ed indifferenti assassini, visto che per uccidere un pollo il procedimento è praticamente tanto cruento e bestiale quanto quello di un visone o di un cincillà.



 CARNIBALI - EPISODIO N.9

Il cinismo di Ottaviano Blitch si abbatte puntuale come una mannaia scuote l’opinione pubblica. Incredibilmente realista e scomoda l’immagine che propone Blitch di qualcuno che allatta un agnellino indifeso con l’intento di adorarlo nella sua morbidezza per poi rifiutarsi di riflettere che di ritorno a casa c’è ad attenderci un bel cosciotto di agnello da fare ai ferri con le patate. “Siamo un popolo barbaro e senza remore; è difficile ammetterlo fino in fondo, ma siamo tutti parte di una gigantesca farsa!!”Se state guardando un documentario con animaletti morbidi e carini che giocano tra di loro, prima di squagliarvi, correte in cucina e spalancate il frigo, se possedete lo stesso animale impacchettato e pronto per essere cucinato: fate silenzio, e vergognatevi!”.



 LA DIETA DEL NULLA - EPISODIO N.10

"Gola”, uno dei 7 vizi capitali. L’argomento più in voga e remunerativo del 21esimo secolo sembra risultare senza dubbio la smania per il benessere. Le multinazionali iniettano nella testa del consumatore golosi messaggi sulla salute, promettendo miracolosi progressi e una forma fisica da raggiungere in poche settimane, invitandolo a consumare fantomatiche e pericolose diete (del minestrone, della frutta), attraverso il miraggio di dietetiche barrette proteiche o densi “beveroni” in sostituzione al sano cibo. Le migliori vittime del sistema sono proprio coloro che si convincono di attribuire la colpa del proprio sovrappeso a certe intolleranze alimentari, senza comprendere che la vera causa dell’aumento del peso è solo ed esclusivamente quella delle dosi eccessive di cibo.



 DEMENTOPOLI - EPISODIO N.11

Quanto spende ogni anno un regolare fumatore? Circa €. 2.000. Casalinghe, avvocati, fornai e impiegate, tutta gente che dice di arrancare ad arrivare alla fine del mese ma inconsapevole schiava delle multinazionali, le quali continuano a stringere il consumatore nella morsa perversa della nicotina. Infatti questa sostanza tossico/chimica è la vera responsabile di tutti i danni al cervello, colei pronta a mietere vittime ogni anno riguardo il tumore al polmone. Se conoscete qualcuno che al cibo sano e uno stile di vita decente preferisce fumarsi uno stipendio mensile di un anno per poi elargirlo allo stato sottoforma di tassa ai danni della sua stessa salute, stringetegli la mano per il coraggio.



 LA FESTA DELLA GONNA - EPISODIO N.12

8 marzo.Un argomento scomodo quello di sentirsi chiamate in causa per un tema apparentemente tranquillo come quello della festa della donna. “L’8 marzo in Inghilterra si ricorda per un solo motivo, e non è per gioia ma per rispetto: 129 operaie bruciate vive dentro a una fabbrica, e non per versare lo champagne nei pantaloni di uno spogliarellista!” - ha dichiarato senza mezzi termini lo stesso Blitch. In poche parole: "Se credete di festeggiare l’indipendenza della donna in un giorno che reputate liberatorio e frivolo, cercate di sforzarvi che per parità dei diritti non s’intende ricordare l’emancipazione delle donne per un solo giorno all’anno, e soprattutto con un macho sconosciuto pagato a ore e sdraiato sul tavolo di un ristorante!



 POVERO CIN CIN - EPISODIO N.13

In quei locali per gente trendy, ovunque in Italia, dopo le 19.00 incontri anche quelli che tra un vino novello, un crostino calorico e l’ennesima dose di nicotina, si lamentano nell’amara previsione di non riuscire ad arrivare a pagare il commercialista per fine anno, e con due chili di troppo!